Cap.46
L’animatore del Teatro Bellini
Tato Russo
Tato Russo, all’anagrafe Antonio, nato a Napoli nel 1947, è attore e
regista teatrale, scrittore e musicista, ma soprattutto è
benemerito, perché da quasi vent’anni ha riportato all’antico
splendore il teatro Bellini, ridotto da anni a squallido cinema di
film a luci rosse, molto amato dai filonisti, perché se si era in
piacevole compagnia, con una piccola mancia alla maschera, si poteva
usufruire di un palco per cui, oltre alle luci rosse, ne capitavano
di tutti i colori.
Laureato in giurisprudenza con lode all’università Federico II di
Napoli, fin dall’età adolescenziale rivela una predisposizione per
la recitazione e la scrittura. A vent’anni scrive il primo romanzo:
Samba di un coniglio uomo e mette in scena con piccole compagnie
amatoriali alcuni suoi lavori in dialetto napoletano, come Fatti di
famiglia, Quindici luglio, Sant’Errico, Meglio la morte, La ‘ncunia
e lu martiello, Operetta napoletana, Mò vene Natale.
Allievo dell’attrice Wanda Capodaglio, inizia la sua carriera nel
mondo del teatro ufficiale entrando prima in piccole compagnie di
sperimentazione (Mario e Maria Luisa Santella) poi nelle compagnie
di Mico Galdieri, Pupella Maggio e Nino Taranto.
Nel 1972 fonda, con l’attore Nello Mascia, la cooperativa teatrale
"Gli Ipocriti". Dopo la rottura con Mascia, fonda una sua compagnia
che chiama "Compagnia Nuova Commedia" con l’idea di rappresentare
soltanto i suoi testi teatrali: La tazza d’argento, I vecchi, La
commedia della fame, Cimiteriol, Il sessantotto, La parolaccia, Il
matrimonio, Pulcinella capitano del popolo, Il sole, in
collaborazione con Luigi Compagnone.
Ha collaborato alla creazione di circuiti teatrali (Consorzio Teatro
Campania) ed alla creazione di festivals teatrali (Dyonisiae di
Pompei, Magna Graecia di Taranto, Pianeta Spettacolo, Ischia Play
Island), alla riapertura del Teatro delle Arti, del Teatro Diana ed
infine del meraviglioso Teatro Bellini di Napoli ed al rilancio di
altre strutture della Campania.
Attratto dal teatro comico napoletano rappresenta le sue commedie
Forse una farsa, Mi faccio una cooperativa, La farsa sciocca ed
inizia le sue prime riscritture di commedie del teatro classico con
Pulcinella medico per forza da Molière, e Sogno diuna notte di mezza
estate da Shakespeare.
Le musiche per i suoi spettacoli sono spesso composte dallo stesso
Russo sotto lo pseudonimo di "Zeno Craig".
Nel 1980 e negli anni successivi stabilisce la sua attività al
teatro Diana di Napoli, dove mette in scena La bella e la brutta
epoque, Cafè Chantant, Sò muorto e m’hanno fatto turnà a nascere,
Flik e Flok.
Terminato il rapporto con il teatro Diana, mette in scena Socrate
immaginario, Due gemelli napoletani, Avanvarietà, La bisbetica
domata, La villeggiatura, Week end, Irma la dolce, Le stanze del
castello.
Nel 1986, con Luciano Rondinella, Mario Crasto De Stefano e Stefano
Tosi acquisisce il Teatro Bellini di Napoli. Dopo alcuni anni
impiegati nella ristrutturazione dello storico teatro napoletano (a
Napoli si diceva : ‘O San Carlo p’’a grandezza,’o Bellini p’’a
bellezza) il Bellini riapre nel 1988 con L’opera da tre soldi di
Brecht. Seguono le rappresentazioni delle sue riscritture di Napoli
Hotel Excelsior, I Promessi Sposi, Palummella zompa e vola, Il
candelaio da Giordano Bruno, La tempesta, Lacommedia degli equivoci
ed Amleto da Shakespeare, Tre calzoni fortunati, le operette
Scugnizza e La Vedova allegra,‘OMunaciello, A che servono questi
quattrini,La signora Coda, Troppi santi in paradiso, Il paese degli
idioti, Due gemelli napoletani dai Menecmi di Plauto, Il fu Mattia
Pascal da Pirandello, Vacanze a Capri (La villeggiatura), Lu miedeco
pe fforza, La commedia degli equivoci, Pulcinella degli spiriti,
Socrate sono io, Lu marito dindon, Rose rosse per me e le opere
musicali Masaniello, Viva Diego, I promessi sposi, Il ritratto di
Dorian Gray, dei quali firma regia, libretti e musiche, queste
ultime in collaborazione con i maestri Mario Ciervo e Patrizio
Marrone.
Negli stessi anni scrive un altro romanzo, La stanza dei sentimenti
perduti, e quattordici libri di poesie: Cient’e una notte dint’a una
notte, Momenti e Maledizioni, Sotto e ‘ncoppa, Mater dolorosa,
Scarrafunnera, Teste di croci, Mmescafrangesca,Scippe e scarte,
Ancora mi innamorano gli sguardi, La felicità nella coda dei
cani,Seminando il grano, C’è vita sulla terra?, Esercizi Spirituali,
Antichi Segni.
E’ stato anche sceneggiatore per la televisione nei quattro episodi
de Il maresciallo e per Teresa Raquin.
Con la sua compagnia è stato ospitato in Russia, in Francia, in
Tunisia, in Grecia, in Svizzera, a Cuba ed ha partecipato a molti
festival internazionali. Al Globe Theatre di Londra è l’unico attore
italiano a figurare nella galleria di ritratti dei celebri
interpreti scespiriani.
Nel 2004 è stato nominato Cavaliere al merito della Repubblica
Italiana.
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