Cap.38
Lo chiamavano Trinità
Bud Spencer
Bud Spencer (il cui vero nome è Carlo Pedersoli), nasce a Napoli il
31 ottobre 1929 da famiglia benestante: il padre era un uomo
d’affari che, malgrado i numerosi tentativi, non riuscì ad acquisire
una vera ricchezza a causa soprattutto delle due guerre mondiali che
influirono non poco sull’andamento dei suoi affari. Bud Spencer ha
anche una sorella, Vera, anch’essa nata a Napoli.
Nel 1935 il piccolo Carlo frequenta le scuole elementari della sua
città, con buoni risultati. Appassionato di sport, pochi anni dopo
diventa membro di un club locale di nuoto, vincendo subito alcuni
premi.
Nel 1940 la famiglia Pedersoli lascia Napoli per affari e si sposta
a Roma. Il padre ricomincia da zero. Carlo inizia le scuole
superiori ed entra contemporaneamente in un club di nuoto romano.
Completa gli studi con il massimo dei voti. Non ancora
diciassettenne, passa un difficile esame all’Università di Roma e
comincia a studiare Chimica. Nel 1947, però, i Pedersoli per ragioni
di lavoro, si spostano in Sud America e Carlo è costretto a lasciare
l’Università. A Rio lavora ad una catena di montaggio, a Buenos
Aires come bibliotecario, ed infine come segretario all’ambasciata
italiana in Uruguay.
Un club di nuoto italiano lo reclama a gran voce e Carlo torna in
Italia, diventando campione italiano di nuoto a rana. In quegli anni
(tra la fine degli anni ‘40 e l’inizio dei ‘50) vince il campionato
nei cento metri stile libero ed è il primo italiano ad abbattere la
soglia del minuto. Deterrà il titolo fino alla fine della carriera.
Carlo Pedersoli non dimentica però gli studi e si iscrive nuovamente
all’Università, questa volta alla facoltà di Giurisprudenza.
Contemporaneamente, per caso, gli si presenta la possibilità di
entrare a far parte del mondo del cinema, grazie al suo fisico
possente e scultoreo. Ha così modo di recitare per la prima volta in
un film di produzione hollywoodiana, il celebre "Quo Vadis", nel
ruolo di una Guardia Imperiale.
Intanto, nel 1952 partecipa alle Olimpiadi di Helsinki e con la
squadra di pallanuoto diviene campione europeo.
Dopo le Olimpiadi, con altri promettenti atleti viene invitato alla
Yale University. Passa alcuni mesi negli Stati Uniti e quattro anni
dopo, alle Olimpiadi di Melbourne, raggiunge un rispettabile
undicesimo posto.
Dotato di una volontà di ferro, malgrado tutti questi numerosi
impegni, riesce a laurearsi in Legge. Da un giorno all’altro decide
però di cambiare vita, non sopportando più i massacranti e monotoni
allenamenti in piscina.
Raggiunge il Sud America e, rivoluzionando davvero tutto il suo
mondo e le sue priorità, lavora per nove mesi per una impresa
americana intenta in quel periodo a costruire una strada tra Panama
a Buenos Aires (strada diventata poi famosa come "Panamericana").
Dopo questa esperienza, trova un altro lavoro per una ditta
automobilistica di Caracas, fino al 1960 quando ritorna a Roma. Qui
sposa Maria Amato, di sei anni più giovane, conosciuta quindici anni
prima. Nonostante il padre di Maria sia uno dei più affermati
produttori cinematografici italiani, Bud inizialmente non è
interessato al cinema. Firma invece un contratto con la casa
musicale RCA e compone canzoni popolari per cantanti italiani.
Scrive anche qualche colonna sonora. L’anno dopo nasce Giuseppe, il
primo figlio, mentre nel 1962 arriva la figlia Christiana. Due anni
più tardi scade il contratto con la RCA e muore il suocero. Carlo è
spinto a buttarsi negli affari, producendo documentari per la RAI
italiana.
Nel 1967 Giuseppe Colizzi, suo vecchio amico, gli offre un ruolo in
un film. Carlo accetta, dopo qualche esitazione. Suo partner di
lavoro sul set è uno sconosciuto Mario Girotti, in procinto di
diventare per il mondo il ben noto Terence Hill, scelto per
sostituire Peter Martell (Pietro Martellanza) vittima di un
incidente a cavallo durante alcune riprese. Il film è "Dio
perdona... io no!", la prima pellicola di quella che diverrà la
coppia più spassosa e divertente per questo nuovo genere western.
Le due star, però, nelle presentazioni in locandina, cambiano i
nomi, considerati troppo italiani per la provinciale Italia di
allora. Per fare colpo, per rendere più credibili film e personaggi,
ci vuole un nome straniero ed ecco allora che Carlo Pedersoli
e Mario Girotti diventano Bud Spencer e Terence Hill. Il cognome è
scelto dallo stesso Carlo, che da sempre è un fan sfegatato
di Spencer Tracy. "Bud", invece, che in inglese significa
"bocciolo", è scelto per puro gusto goliardico, ma si intona
perfettamente alla sua corpulenta figura.
Nel 1970 la coppia gira "Lo chiamavano Trinità", con la regia di
E.B. Clucher (Enzo Barboni), un vero e proprio "cult" che non solo
ebbe un enorme successo in tutta Italia, ma è ancora oggi replicato
sulle televisioni nazionali, sempre con ottimi indici di ascolto, a
testimonianza dell’amore e del gradimento che il pubblico manifesta
per i due. A detta degli storici del cinema, questo divertente
western (a dispetto del titolo, si tratta di una spassosa commedia
ambientata nel west che prende un po’ in giro gli stereotipi del
genere), segna la fine dei brutali "Spaghetti-western" precedenti.
L’anno successivo la consacrazione assoluta arriva con il seguito
del film; "...Continuavano a chiamarlo Trinità", sempre con la regia
di E.B. Clucher, che sbanca i botteghini del cinema europeo. Ormai
Bud Spencer e Terence Hillsono vere e proprie star internazionali.
Finita l’ondata western, c’è il pericolo che la coppia non sfondi in
altri generi cinematografici, ma presto questa ipotesi viene
smentita e, tra il 1972 e il 1974, con "Più forte ragazzi",
"Altrimenti ci arrabbiamo" e "Porgi l’altra guancia" di nuovo sono
ai primi posti dei film visti nelle sale cinematografiche italiane.
Nel 1972 nasce Diamante, la seconda figlia di Bud che l’anno dopo
gira il primo film della serie "Piedone lo sbirro", nato da una sua
idea (Bud Spencer collaborerà alla stesura di tutti gli episodi
seguenti).
Fra le varie passioni dell’attore c’è anche il volo (nel 1975
ottiene una licenza di pilota per l’Italia, la Svizzera e gli Stati
Uniti), ma c’è anche la mai dimenticata canzone. Nel 1977, per il
suo film "Lo chiamavano Bulldozer", scrive alcune canzoni: tra
queste, una è cantata da lui stesso.
A sei anni di distanza dal successo dei due Trinità, Bud e Terence
ritornano ad essere diretti da E.B. Clucher nel film "I due
superpiedi quasi piatti", riscuotendo un buon successo di pubblico,
mentre negli anni seguenti girano altri due film insieme: "Pari e
Dispari" e il mitico "Io sto con gli Ippopotami" del compianto Italo
Zingarelli.
Dopo vari progetti andati a vuoto per far riunire la coppia, Bud
Spencer e Terence Hill si ritrovano sul set diretti dallo
stesso Terence Hill per un altro western: "Botte di Natale", che non
riesce a rinverdire i vecchi fasti.
Nel 1979 Bud Spencer ottiene il premio Jupiter come star più
popolare in Germania, mentre nel 1980, a circa dieci anni di
distanza dall’ultimo film western, torna al vecchio genere con il
film "Buddy goes West".
La sua ultima pregevolissima interpretazione risale al 2003, nel
film "Cantando dietro i paraventi" di Ermanno Olmi.
Nel 2010 ha pubblicato la sua biografia ufficiale,
intitolata Altrimenti mi arrabbio: la mia vita, scritta con Lorenzo
De Luca, già sceneggiatore in tre dei suoi serial-TV summenzionati,
e curata dal biografo David De Filippi.
Nel 2011, per il mercato tedesco, ha pubblicato la seconda parte
della biografia, ancora in collaborazione con Lorenzo de Luca.
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