Cap.21
L’artefice della prima rete televisiva
privata italiana
Andrea Torino
Andrea Torino, da poco scomparso all’età di 80 anni, era uno degli
uomini di fiducia di Achille Lauro e nei riguardi del Comandante
nutriva una vera e proprio venerazione, come ebbi modo di constatare
nel corso delle conversazioni che gentilmente mi concesse all’epoca
in cui preparavo il mio libro Achille Lauro Superstar.
Andrea, originario di Maiori, era medico come suo padre Alfonso e
due dei suoi quattro fratelli, Antonio dentista e Leopoldo chirurgo,
ed ha sempre alternato la professione all’attività imprenditoriale.
Nel 1976 fonda, con Achille Lauro, Canale 21, la prima televisione
privata europea, un primato poco noto, raggiunto con tenacia,
superando gli ostacoli frapposti dal Ministero delle Poste,
competente in materia, che non gradiva che un potente mezzo di
pressione e propaganda potesse essere gestito da un avversario
politico.
In poco tempo, Canale 21 diventa sempre più importante, potendo
contare su 380 chilometri di cavo, 6 studi televisivi e 150
dipendenti, di cui 15 giornalisti.
Con la liberalizzazione dell’etere e l’abolizione della diffusione
via cavo, tutto cambiò. Le televisioni libere divennero commerciali,
entrò in campo Berlusconi ed il mercato cambiò per sempre per
divenire ciò che, nel bene e nel male, è ai nostri giorni.
In precedenza, Lauro aveva cominciato anche a sviluppare una tecnica
rivoluzionaria di trasmissione via cavo, che anticipava di 30 anni
l’esperienza della pay-tv, precursore di un mass media oggi di
grande successo, che dilata la libertà d’espressione sempre in
pericolo. In quest’esperienza, il Comandante fece tesoro dei
competenti consigli di Andrea Torino, un antesignano del settore.
Torino è stato dirigente della squadra del Sorrento calcio dal 1967
al 1981, sotto le presidenze di Gioacchino ed Achille Lauro,
guidandola in serie B. Rappresentava un sicuro punto di riferimento
per tutte le vicende calcistiche, che costituivano una passionaccia
ma anche un importante mezzo di propaganda elettorale.
Con un capitale di 260mila euro, oggi, Napoli Canale 21 trasmette su
una propria rete terrestre che illumina la Campania, parte del
Molise, il basso Lazio ed una piccola parte del Nord della Calabria,
mentre non sono mancate in questi anni le esperienze via satellite,
grazie ad un accordo con la società napoletana Italiasat.
Dopo undici intensi anni trascorsi nella splendida cornice di Villa
Lauro a Posillipo, Napoli Canale 21 trasmette oggi dagli studi di
produzione di Agnano (oltre 7 mila mq di cui 3 mila al coperto, in
via Antiniana 121), in cui trovano spazio anche gli uffici di
pubblicità ed amministrazione, oltre alla redazione giornalistica ed
un’attrezzata sala convegni da oltre 200 posti a sedere. I moderni
capannoni, disposti su due livelli, ospitano i teatri di posa
attualmente occupati da 11 studi televisivi: qui ogni giorno vengono
realizzate sia le produzioni di Napoli Canale 21 che riprese ed
attività per conto terzi.
Fra queste ultime: l’allestimento di set cinematografici (negli
ultimi tempi sono state effettuate le riprese di due film di Pappi
Corsicato e di numerose puntate delle fiction Un posto al sole e La
Squadra), di set documentari, le prove e le incisioni per conto di
numerosi musicisti anche di carattere nazionale (Antonello Venditti,
Loredana Bertè, Neri per Caso, Nek, Edoardo De Crescenzo), la
sperimentazione di ingombranti apparecchiature elettroniche (i
sistemi satellitari della Scientific Atlanta), la realizzazione di
eventi all’aperto, con catering, convention e possibilità di ripresa
e trasmissioni su Napoli Canale 21.
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