Cap.3
Via Costantinopoli, un’arteria da rivitalizzare
Via Costantinopoli e piazza Bellini costituiscono un unicum
affascinante nella tumultuosa ragnatela del centro storico di
Napoli, una strada tranquilla che invita al passeggio, il cui
tracciato fu realizzato al momento dell’ampliamento della cinta
muraria della città, voluta dal viceré don Pedro di Toledo tra il
1533 e il 1547. Nacque così una lunga e nobile galleria di edifici,
chiese, monasteri di grande valore, che ancora oggi rappresentano
una delle mete più ambite per il turista che visita la città.
Alcuni grandi monasteri e chiostri si sono nel tempo trasformati in
edifici pubblici. Il chiostro di San Giovanni Battista delle monache
è sede dell’Accademia delle Belle arti, il monastero della Sapienza
è divenuto il vecchio policlinico, palazzo Firrao è occupato dalla
sede dell’Acquedotto, mentre il monastero della chiesa di S. Maria
di Costantinopoli è sede di una scuola media frequentata tanto tempo
fa da un illustre studente: il sottoscritto.
Via Costantinopoli non solo è ricca di monumenti, chiese e ricordi
storici della città, ma è anche fervore di vita, di vivace e
colorata animazione studentesca ed intellettuale e sede di numerose
attività commerciali di carattere culturale come antiquari, librerie
specializzate, botteghe di artigiani, dai battitori di ferro ai
corniciai, inframezzata da antiche e famose pizzerie, dove si può
gustare la più prelibata cucina napoletana e luoghi di
intrattenimento come la Libreria Luna o i locali dell’editore Intra
Moenia, dai quali cominciamo la nostra passeggiata.
L’elegante caffetteria di piazza Bellini nasce nel 1989 ad opera di
Attilio Wanderlingh, estrosa figura di editore e manager olandese
napoletanizzato, innamorato della città, per la quale si batte da
tempo con una serie di encomiabili iniziative. Lo incontriamo per
una chiacchierata, sorbendo un espresso servito con le fatidiche tre
C, seduti nel suo accogliente locale, frequentato prevalentemente da
giovani studenti ed intellettuali impegnati e sin dalle prime fasi
si ricava l’impressione di un personaggio tutto teso alla ricerca di
migliorare la vivibilità della strada, facendone un centro di
periodiche fiere antiquarie, esposizioni di libri rari e di stampe
antiche, allietate da concerti all’aperto, prendendo linfa ed
ispirazione dalla vicinanza con il Conservatorio di San Pietro a
Maiella. Iniziative che potrebbero sorgere più facilmente se si
decidesse finalmente a chiudere la strada al traffico, premessa
necessaria ad un’estesa pedonalizzazione del centro storico, che
solo così potrà essere goduto da un numero sempre crescente di
visitatori locali e forestieri.
All’angolo della piazza, dove è presente la più affascinante
testimonianza delle origini di Napoli con le antiche mura greche
riemerse ad ammonire il distratto viandante sul glorioso passato
della città, della quale molti hanno perduto la memoria storica, si
trova l’antica bottega di antiquario della famiglia Errico, che da
cinque generazioni si dedica con competenza e passione alla
commercializzazione di oggettistica di grande pregio, anche se è in
grado di offrire articoli raffinati per tutte le borse. Una costante
della famiglia Errico, la cui storia è ricordata nel famoso libro di
Romualdo Marrone sulle strade di Napoli, è stata quella di
presentare accanto a testimonianze del passato anche opere di
artisti contemporanei, per cui si può ammirare e scegliere da una
vasta selezione di lavori di giovani pittori e scultori, maestri ed
alunni della vicina Accademia delle Belle arti, il tutto a prezzi
molto interessanti.
Altra bottega interessante è quella di Vincenzo Grossi, che si
incontra poco più avanti percorrendo sulla destra via
Costantinopoli. Anche lui ci riceve con il figlio Alessandro,
caratteristica di tutti gli antiquari della zona, che tramandano la
loro attività, dando così l’opportunità di lavorare ai giovani.
E siamo giunti in prossimità del regno della libreria Regina, una
delle più famose d’Italia del settore. A riceverci è la signora
Concettina, la gentile e competente padrona di casa, che dal 1945
dirige col marito la celebre bottega, ove accanto a libri rari e
stampe pregevoli si possono trovare, e sono rarissimi, antichi
spartiti musicali e vecchie carte geografiche. Nella “antiqua
libreria” è facile incontrare personalità di fama nazionale ed
internazionale: ministri, senatori, gente di spettacolo, musicisti,
giornalistici, critici d’arte ed anche gente comune, come
neobibliofili e curiosi che vengono attratti irresistibilmente dal
buon odore dell’antico e dal colore del tempo che fu, il quale
traspare dalle vetrine della libreria.
Continuando il nostro giro entriamo nell’elegante negozio di Antonio
Affaitati, anche lui in compagnia del figlio Giuseppe col quale si è
giunti alla quinta generazione. Membro del consiglio direttivo
dell’associazione napoletana degli antiquari ci intrattiene a lungo
sulle difficoltà in cui versa la nobile strada e sulle iniziative di
cui si è fatto promotore per farla risorgere agli antichi splendori.
Concludiamo la nostra passeggiata visitando la più antica libreria
della strada, posta di fronte alla chiesa di S. Maria di
Costantinopoli, così ricca di ricordi e così poco conosciuta dai
napoletani. Il tempio della cultura è stato a lungo il regno
incontrastato del decano e maestro dei librai napoletani, il saggio
don Luigi Lombardi ed oggi il testimone è passato al figlio Antonio,
che offre un amplissimo repertorio di volumi antichi importanti e
rari, splendide stampe e con cadenza trimestrale un esauriente
catalogo che fa il giro d’Italia fra i bibliofili più incalliti, i
quali si contendono a colpi di bigliettoni e sul filo del tempo i
testi più rari.
Ricordo, quando ero ricco, che ero riuscito dalla tipografia dove si
stampava il catalogo ad averne in visione le bozze per poter
ordinare, in anteprima assoluta, i libri, soprattutto d’arte, che mi
interessavano. Che emozione ogni qual volta riuscivo a comprare un
testo inseguito da anni, quante decine, se non centinaia, di milioni
spesi, ma la soddisfazione intellettuale ha ripagato il notevole
sacrificio economico.
Alcuni cataloghi in passato hanno dato luogo a delle vere e proprie
aste, come nel 1999, quando in occasione del bicentenario della
rivoluzione napoletana fu offerta ai bibliofili una interminabile
serie di titoli.
Nella libreria Lombardi si possono reperire sempre i classici
dell’editoria napoletana dalla raccolta di Napoli nobilissima voluta
da Benedetto Croce ai saggi storici e filosofici di Giannone e
Cuoco.
Il recupero di via Costantinopoli alla dignità goduta per secoli
passa necessariamente attraverso la pedonalizzazione; una decisione
che a Napoli, paese di automobilisti incalliti, appare poco meno di
una bestemmia.
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Mura greche di Piazza Bellini
Intra Moenia
Antica Libreria Regina
Interno della bottega Affaitati
Antonio Joli-Strada di S. Maria di Costantinopoli (Beaulieu, Lord
Montagu of Beaulieu)
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