<<--   capitolo precedente

^^--   indice   --^^

capitolo successivo  -->>

Quei Napoletani da ricordare  (vol. 2)

 

 

Cap.6
La verace voce dei vicoli
Maria Nazionale

Maria Nazionale nata a Torre Annunziata nel 1962 è una delle più amate cantanti napoletane, perché sa interpretare in maniera verace la voce degli abitanti dei bassi e delle periferie più degradate della città. Ha raggiunto una dimensione internazionale grazie alla sua partecipazione al film “Gomorra” di Matteo Garrone, tratto dall’omonimo bestseller di Roberto Saviano, per la sua toccante performance riceve anche la nomination al “David di Donatello” nel 2009 quale migliore attrice non protagonista.
Dal 1993, anno del suo primo album ne ha pubblicati altri quattordici.“Maria Nazionale” ‘93, “Addo so stata troppo fredda” 1994, “Ha da passà ‘a nuttata” 1994, “Dolci Ricordi” 1995, “Napoli... ti amo” 1996, “Le classiche di Napoli” 1997, “Storie ‘e femmene” 1997, “‘O core ‘e Napule” 1998, “Sentimenti” 1999, “Maria Nazionale le classifiche” 2004, “Scema io te voglio bene” 2004, “Puortame a cammenà” 2008 e“Libera” 2013.
Al Festival di Sanremo 2010, Maria Nazionale canta in coppia con Nino D’Angelo il brano “Jammo jà”. Nel 2011 la canzone “Ragione e Sentimento” (di A. Casaburi - F. Chiaravalle) viene utilizzata tra le colonne sonore del film Tatanka.
Nel 2012 collabora con Francesco De Gregori, duettando con il cantautore romano nel brano Santa Lucia nell’album dal vivo realizzato con Ambrogio Sparagna, “Vola vola vola”; sempre nel 2012 partecipa alla realizzazione di “Señhora Evora”, un disco tributo a Cesaria Evora, prodotto da Cristiano Malgioglio, in cui canta Tiempo y silencio.
Nel 2013 partecipa al Festival di Sanremo con i brani “È colpa mia” e “Quando non parlo” dove si classifica decima. Nello stesso anno viene pubblicato l’album “Libera”.
Tra le tante partecipazioni a programmi televisivi ricordiamo: “Sottovoce” di Gigi Marzullo, “Maurizio Costanzo Show”, “Furore” di Alessandro Greco, “Speciale Buona Domenica”, “Cominciamo bene”, “Tappeto Volante”, “In famiglia”, “La vita in diretta”, “Viva Napoli” di Mike Bongiorno.
Maria Nazionale – che quest’anno ha partecipato alla gara del Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto – si è confessata a GrandHotel raccontando di essere rimasta vedova giovanissima, a soli 30 anni. Per fortuna è riuscita a reagire ed oggi si è fatta una nuova vita con Francesco Sigillo.
Suo marito, Franco Chiaravalle, infatti, l’ha lasciata per un male incurabile all’età di 67 anni: i due avevano avuto pure un figlio, Antonello, oggi 24enne. Erano felici, ricorda lei, quando all’improvviso suo marito nel 2000 li ha abbandonati: ma in quell’occasione Maria Nazionale (qui il suo brano di Sanremo) ha dovuto essere forte, non poteva lasciarsi andare al dolore perchè con un figlio piccolo “una donna deve tirare fuori il meglio di sè” ha raccontato. Ora che Antonello è cresciuto bene, può dire di avercela fatta anche se è stato un momento difficilissimo da superare.
Il suo attuale compagno è un bassista e contrabbassista che lavora anche come suo manager; l’ha incontrato nel 2003 e da lì la sua vita è cambiata, come ha dichiarato nell’intervista rilasciata a GrandHotel: «Ci siamo conosciuti per lavoro, mi serviva un musicista per i miei concerti in teatro e un’amica in comune ci ha messi in contatto. Ormai stiamo assieme da dieci anni e ci lega, oltre all’amore, una sintonia totale.»
«Non le fa paura la differenza d’età tra i due, lui infatti è più giovane di 10 anni?»
«Prima stavo con un uomo molto più grande di me, ora sono legata ad un uomo più giovane, ma abbiamo gli stessi obiettivi e facciamo lo stesso lavoro».
Manuel è il frutto del loro amore, una famiglia a tutti gli effetti. Adesso che il peggio è passato e che è pure nato un figlio, ci si aspetta le nozze che possano coronare il loro rapporto.
Può capitare che una canzone arrivi a Sanremo a insaputa di uno dei suoi autori. E’ quello che è successo a “E’ colpa mia”, cantata da Maria Nazionale e scritta da Peppe Servillo e Fausto Mesolella.
“Ho saputo all’ultimo momento che Maria portava questa canzone al Festival, quando Fazio stava per comunicare i nomi dei partecipanti – racconta Mesolella - Mi ha avvisato Servillo, che seguiva la cosa, mentre io ero impegnato nel montaggio del mio dvd “Suonerò fino a farti fiorire”. Sono molto contento che sia Maria a cantarla, perché lei continua la grande tradizione del bel canto melodico napoletano; non neo melodico, ma melodico”.
“E’ colpa mia” nasce quando Servillo dà a Mesolella, suo compagno negli Avion Travel (vincitori del Festival 2000 con “Sentimento”) alcuni testi scritti in napoletano da musicare. “La canzone finita è arrivata a Maria per combinazione – dice Peppe Servillo, in questo periodo impegnato a teatro con il fratello Toni in “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo - E’ importante che una canzone in lingua napoletana sia portata alla ribalta su un palco come quello dell’Ariston. Da tempo lavoro sul repertorio napoletano, anche classico, e mi sono impegnato nella scrittura in lingua. Non è un dialetto il napoletano, ma una lingua”.
È invece in italiano l’altro brano di Maria Nazionale, “Quando non parlo”. Ma la firma è quella di un napoletano doc, Enzo Gragnaniello, che nella sua carriera musicale, iniziata negli Anni ‘70, ha collezionato, tra i vari riconoscimenti, tre Targhe Tenco.
E al Festival di Sanremo ha partecipato nel 1999, in coppia con Ornella Vanoni, piazzandosi al quarto posto con “Alberi”: “La prima sera, quando ho sceso le famose scale, mi sono scordato Ornella – ricorda – e sono risalito a prenderla”. Di “Quando non parlo” e della sua interprete fa questa descrizione: “In una canzone mi piace raccontare l’inesprimibile, il visionario, non la storiella. E Maria Nazionale, con la sua bellissima voce, le dona il sentimento giusto.
La sua voce, quando canta in italiano, diventa ancora più bella, s’ingentilisce, acquista una grazia maggiore”. Questa canzone ha una lunga storia: “L’avevo scritta una decina di anni fa e conservata in un cassetto. Quattro anni fa, quando Maria mi chiese di scriverle qualcosa, aprii il cassetto e gliela diedi proprio perché mi piaceva l’idea di farla cantare in italiano. Poi è passato il tempo, lei era presa da altri impegni. E ora è arrivata quest’occasione per farla ascoltare al pubblico”.
Fugace il contatto personale con il personaggio. Avvenuto alla Feltrinelli di Napoli, in occasione della presentazione del film “Gomorra” e costituito da un breve scambio di opinioni..

Quei Napoletani da ricordare  (vol. 2)

 

 

 

^torna su^