Cap.28
Peppino, facci sognare!
Peppino di Capri
Peppino Faiella, conosciuto universalmente come Peppino di Capri,
nasce nel 1939 nell’isola delle sirene.
Originario di una famiglia di musicisti (il nonno fu musicista nella
banda di Capri ed il padre Bernardo, che aveva un negozio di dischi
e strumenti musicali, suonava il sax, il clarinetto, il violoncello
ed il contrabbasso in un’orchestra), si esibisce al pianoforte per
la prima volta nel 1943, all’età di quattro anni, suonando per le
truppe americane sull’isola natale durante la guerra.
Per cinque anni studia in privato musica classica prima di scoprire,
a metà degli anni ‘50, la sua nuova tendenza: la musica rock, che
iniziava prepotentemente ad affacciarsi all’orizzonte. Nell’autunno
del ‘58, all’età di 18 anni, incide i primi dischi: Malatia e Nun è
peccato, che per Peppino ed il suo gruppo, significano il successo
immediato, segnando l’inizio di una lunga carriera che dura ancora
oggi.
Nei cinque anni successivi lancia hits come Voce ‘e notte, Nessuno
al mondo, Luna caprese, Let’s twist again, Saint Tropez twist,
Roberta ed altri brani che lo vedono sempre tra i “numero uno” in
vetta alle classifiche.
Il primo dei numerosi film ai quali partecipa, in parti secondarie,
è del 1961, Mina…fuori la guardia: si tratta, per lo più, di
musicarelli, molto in voga negli anni ‘60 e ‘70, nei quali semplici
trame offrono la possibilità agli attori cantanti di far conoscere
le proprie canzoni.
Nel ‘65 partecipa come “supporter” alla mitica ed unica tournée
italiana dei Beatles. Gli anni dal 1960 al 1966 segnano il periodo
d’oro di Peppino, cui segue un quinquennio di crisi accantonato
definitivamente nel 1970, anno in cui fonda la casa discografica
SPLASH, con relativi studi di registrazione. Il 1970 è anche l’anno
del primo album di Napoli ieri e oggi, cui seguono altri due album
nel 1973 e nel 1975: rielaborando in chiave moderna i classici della
canzone napoletana, accostati a canzoni nuove, questi dischi dalla
copertina di velluto consacrano Peppino come vero sdoganatore,
presso le nuove generazioni, della canzone classica napoletana che,
con arrangiamenti accattivanti, diventa persino ballabile nelle
discoteche.
La prima partecipazione al Festival di Sanremo (è uno dei recordmen
del festival con ben 15 presenze) è del 1971 con un brano di Pino
Donaggio, L’ultimo romantico. Nello stesso anno pubblica Musica,
Frennesia e la sigla della trasmissione televisiva di Mike
Bongiorno, Rischiatutto, Amare di meno.
Nel ‘73 vince il suo primo festival di Sanremo con Un grande amore e
niente più e nel dicembre dello stesso anno lancia Champagne, che in
breve diventa un grande successo internazionale. Nel ‘76 vince il
suo secondo Sanremo con Non lo faccio più e negli anni successivi
raccoglie molti consensi attraverso partecipazioni ai grandi
spettacoli del sabato sera ed ai vari Sanremo con Il sognatore, E
mo’ e mo’, Evviva Maria, Favola Blues ecc..
Nel 1982 pubblica un disco di grande successo, Juke box, dove
reinterpreta classici degli anni ‘60 in chiave moderna, affidandosi,
per i cori, alla famosa pop-band napoletana de Il Giardino dei
Semplici.
Nel settembre ‘98 festeggia i suoi quarant’anni di carriera con lo
spettacolo Champagne, Di Capri di più in onda su Rai 1 dalla famosa
piazzetta di Capri.
Dall’autunno 2003 ad oggi pubblica vari album tra i quali ricordiamo
il live Peppino di Capri in tour e la riproposizione della preziosa
antologia di canzoni napoletane Napoli ieri ed oggi in 5 CD
contenenti 80 brani selezionati tra il 1970 ed il 2003.
Nel 2004 è coautore di un libro dal titolo Il Sognatore, scritto con
il giornalista Rai Geo Nocchetti, in cui il cantante si racconta
attraverso un piacevole excursus che spazia dall’artistico al
privato.
Nel 2008 festeggia 50 anni di carriera e nel 2009, tra vari concerti
e passaggi televisivi, incide 2 CD: Collection 1e 2, che
contribuiscono a mantenerne sempre vivo il successo, fino all’ultimo
concerto live al Parco della Musica di Roma da cui sono tratti il
video ed il CD audio Peppino di Capri 50° anniversario.
Tra il 2007 ed il 2010 Peppino ha composto ed orchestrato la colonna
sonora delle 3 fiction Capri, trasmesse da Rai 1, mentre tra il 2010
ed il 2011 è stato impegnato nell’allestimento di un Musical, che
racconta il suo percorso artistico.
In un album di 12 brani, Magnifique With Orchestra, ispirato
all’internazionalità della sua isola, interpreta famosi brani
stranieri ed alcuni suoi successi, diventati ormai veri e propri
classici.
L’ultima fatica di Peppino è un brano in lingua napoletana, lanciato
nel maggio 2013, dal titolo ‘A voglia ‘e cantà.
Infiniti sono stati i miei contatti con Peppino: ero presente a
quello che è stato per lui l’incontro più importante della sua vita,
quando, nel corso di una delle consuete feste megagalattiche che il
mio amico Gian Filippo Perrucci organizzava nella sua villa di via
Tasso, ebbe modo di incontrare Giuliana, sua seconda moglie, figlia
di un dentista, appartenente alla buona borghesia napoletana.
Altri incontri li ho avuti in occasione di feste organizzate nella
sua bella villa di Capri e ad Ischia, presso la tenuta del grossista
di moda Altieri, mio vicino di villa, accanito appassionato di
musica ed amico di quasi tutti gli artisti importanti dell’epoca,
tra i quali, naturalmente, non poteva mancare Peppino che, almeno
due volte l’anno, dopo essersi esibito al Poseidon, concludeva la
serata a villa Altieri, tra cene prelibate ed esibizioni al
pianoforte che duravano fino all’alba.
L’episodio più divertente che ricordo fu quello avvenuto da Ciro a
Santa Brigida, dopo uno spettacolo di Vittorio Gassman al teatro
Augusteo.
Con mia moglie ed una coppia di amici, arrivai per primo al
ristorante, seguito dopo poco da Peppino e consorte e Gassman e
regista.
Dopo poco, Peppino si avvicinò al tavolo del grande attore e lo
abbracciò affettuosamente, parlandogli per cinque minuti, per
interrompere la discussione solo all’arrivo della pizza.
Occorre premettere che Peppino, a quel tempo, era notevolmente
ingrassato ed i nei sul suo volto erano divenuti dei ponfi
mostruosi.
Gassman, dopo alcuni momenti in cui era palesemente interdetto, si
rivolse al cantante ed educatamente gli chiese: “Ma lei chi è…sa, io
sono smemorato!”, “Sono Peppino di Capri!”.
Il tutto si concluse con un brindisi generale offerto
dall’indimenticabile attore a base di un MOET d’annata.
|