Cap.48
Una ministra in gamba
Nunzia De Girolamo
Ho cercato disperatamente di creare una quota rosa tra i 100
Napoletani da ricordare ed ho incontrato una certa difficoltà,
perché nel meridione la donna conserva ancora l’immagine di angelo
del focolare e fatica a farsi spazio in politica come nel
giornalismo, nei ruoli dirigenziali come nelle professioni.
Nunzia De Girolamo, assurta giovanissima al ruolo di ministra
dell’agricoltura nel governo Letta per chiamata diretta del suo
protettore… ed in maniera alquanto singolare.
Arriva una telefonata non attesa “caspita la voce è quella del
presidente”; “Nunzia è vero che tu hai un giardino? E che coltivi
patate e zucchine?”, “certo è di ottima qualità” annuisce
orgogliosa. “Bene avrai il dicastero dell’agricoltura”.
La neoministra è originaria di Benevento, di quell’area del
meridione dove la lentezza è regola e si coniuga con la furbizia,
dove la provincia è nazione e la nazione è provincia, mentre le
colline segnano il confine e l’orizzonte.
Il suo matrimonio è la dimostrazione lampante della applicazione del
compromesso storico: il marito deputato del PD, Lei del PDL; la
figlioletta di 10 mesi, Gea, per chi non lo sapesse terra, un segno
premonitore del futuro della mamma, la quale, nonostante i prossimi
impegni conta di non tralasciarla e quando possibile la porterà con
sé. Per precauzione la nonna è stata convocata a Roma pronta ad
essere impiegata a tempo pieno.
Tra le prime gaffe :”il Veneto è una terra di contadini”. La
risposta della Lega non si è fatta attendere :”gli interessi
economici di una regione a forte vocazione agricola non possono
essere rappresentati da una persona inesperta. Qualche maligno ha
paventato un conflitto d’interesse per via del padre direttore di un
consorzio agrario, ma sono solo chiacchiere della buvette di
Montecitorio.
Piace al cavaliere? “non credo lui ammira le linee femminili meno
alte dal corpo più fasciato”.
E’ convinta che la politica va fatta sul territorio, venne scoperta
cinque anni fa da Bondi, incaricato di cercare giovani di valore da
catapultare in politica, con la fedina pulita immacolata ed un
futuro ancora in pectore.
Nunzia era impegnata a trattare con Clemente Mastella. All’epoca
orientato a sinistra, ma pronto come sempre a cambiare direzione di
marcia.
Sempre pronta a manifestare per cause giuste e nobili, come di
recente ha marciato al fianco di Alfano verso il Palazzo di
Giustizia di Milano, per protestare contro la toghe rosse.
Memorabili le sue apparizioni televisive, alla Sgarbi concluse
sempre con zuffe verbali, come capitò con Concita De Gregorio, che
ebbe l’ardire di chiederle di cosa parlasse la sera con il marito.
A qualcuno che si chiede quali siano le sue competenze ed i suoi
programmi per sviluppare un settore strategico per l’economia
italiana quale è l’agricoltura, risponde impettita : “cercherò di
portare la cultura della legalità in territori che non l’hanno mai
conosciuta, come in quelle lande desolate, una volta fertili, dove
dettano legge i casalesi. Quando mia figlia andrà a votare sarà
orgogliosa di vivere in un paese migliore dell’attuale”.
Un programma ambizioso per il quale facciamo i migliori auguri,
lodando la meritocrazia e concludendo: finalmente l’uomo (anzi la
donna) giusta al posto giusto.
|