L’amore è una scintilla misteriosa
che percorre l’universo e la vita degli uomini e la sua
straordinaria potenza è sotto gli occhi di tutti.
Immortalato dal sommo poeta: ”L’amor
che move il sole e l’altre stelle”, indagato da filosofi di ogni
tempo e di ogni luogo ha cambiato nome e definizione, ma è rimasto
sempre lo stesso, immutabile: eros per gli antichi, agape per i
cristiani, libido per i contemporanei.
Si manifesta in varie forme e con
diversa intensità, ma come tutte le cose dell’universo risponde ad
una finalità. Nell’uomo, come nell’animale, l’attrazione verso
l’altro sesso risponde alla necessità di perpetuare la specie, così
l’amore verso i figli permette loro di raggiungere l’età adulta.
Il sesso è lo strumento creato
dall’infinita sapienza della natura per mettere in atto l’amore, ma
nell’uomo, animale colto e raffinato, può essere praticato senza
scomodare i sentimenti, anzi, i maggiori cultori asseriscono che la
perfezione viene raggiunta solo e soltanto quando non è interessato
il cuore.
La musica con il suo flusso di suoni
dolci e modulati ben esprime la dolcezza dell’abbandono, l’impeto
delle passioni, il ritmo incalzante dei movimenti, l’estasi
dell’orgasmo. Le note, gli acuti, i do di petto trasferiscono sul
pentagramma la più dolce melodia dell’universo.
Abbia gloria infinita il solerte
autore di questa straordinaria sinfonia che ha fissato sul
pentagramma, meglio e con più precisione del kamasutra, le infinite
variazioni dell’amore.
Achille della Ragione
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