Cap.53
La regina del Sancarluccio
Pina Cipriani
Pina Cipriani assieme al compagno Franco Nico è stata dal 1978,
incontrastata regina del Sancarluccio, lo storico teatro di Chiaia,
il quale dopo aver ospitato attori del calibro di Massimo Troisi e
Roberto Benigni, pochi giorni fa ha chiuso mestamente il sipario,
divenuta esecutiva un’ ordinanza di sgombero da parte del
proprietario dell’immobile.
A nulla sono valsi i tentativi del direttore artistico Egidio
Matrominico, il quale, nella speranza di trovare fondi, aveva
organizzato negli ultimi giorni un saluto alla città, invitando
amici, attori, personaggi dello spettacolo e sostenitori per un
abbraccio finale.
Le serate sono praticamente andate deserte e lo storico palcoscenico
di via San Pasquale ha chiuso nell’indifferenza della città e nel
buio più totale, accentuato dalla mancanza di illuminazione della
strada dove aveva sede, nonostante la sua lunga e gloriosa storia.
Un ennesimo colpo alla cultura napoletana, che negli anni ha visto
sulle tavole del Sancarluccio esordire Lello Arena, Silvio Orlando,
Vincenzo Salemme, Ficarra e Picone, Gino Rivieccio e tanti altri.
Pina Cipriani comincia la sua attività artistica negli anni
settanta, con il gruppo “Bentornato mandolino” agli incontri
internazionali del cinema di Sorrento, e dopo terrà concerti in
Francia, Germania e Turchia. Nel 1977 interpreta ed incide “Quando
nascette Ninno” di S. Alfomso Maria de’Liguori. Nel 1978 entra a far
parte della compagnia del Sancarluccio, fondato nel 1972 dal suo
compagno Franco Nico.
Nell’81 la Compagnia del Sancarluccio produce lo spettacolo Antonio
De Curtis in arte Totò con Pina come protagonista. Lo spettacolo
viene replicato oltre che in Italia al Festival di La Rochelle, ad
Avignone e al festival del Teatro Europeo di Grenoble.
Nell’82 con lo spettacolo Il sud non è forse , dedicato ai poeti e
alla cultura dell’entroterra campano, è invitata a partecipare alla
Biennale di Venezia.
Nell’84 “RONA” spettacolo sul confronto culturale e musicale tra
Roma e Napoli, prodotto dalla compagnia del Sancarluccio. Il debutto
avviene al Teatro Diana di Napoli e dopo un’ampia circuitazione
viene replicato al Grenoble nel 1985 ed a Ginevra nel 1986. Lo
spettacolo viene poi registrato e teletrasmesso in quattro puntate
da Rai Tre.
Nel ‘90 porta in scena al Sancarluccio “Rosa, Preta e Stella”
spettacolo di Salvatore Palomba con la regia di Franco Nico , gli
arrangiamenti musicali di Raimondo Di Sandro e Daniele Sepe. Lo
spettacolo, sintesi della storia di Napoli attraverso le sue canzoni
dal 1200 agli autori contemporanei , ottiene un enorme successo di
critica e pubblico e resta in scena per più di tre mesi. Viene
replicato a Napoli, Cagliari, Roma e Parigi al Centre George
Pompidou .
Nel ‘91 In Piazza del Plebiscito a Napoli, alla presenza di Papa
Wojtyla e di circa centomila spettatori interpreta in versione
integrale “Quanno Nascette Ninno “.
Nel ‘92 partecipa ai film “Libera” di Pappi Corsicato e “Baby Gang”
Di Salvatore Piscicelli.
Nel febbraio del ‘94 debutta al Teatro Sancarluccio in “MAMA”
spettacolo scritto e diretto da Bianca Mastrominico, liberamente
tratto da Gabriel Garcia Marquez. Arrangiamenti di Piero De Asmundis
e Daniele Sepe.
Ad ottobre dello stesso anno vi è l’anteprima a Parigi nel salone
dell’Istituto Italiano di Cultura, dello spettacolo “Cantami o
Diva“, scritto e diretto da Bianca Mastrominico, Nel “recital” la
canzone napoletana diventa canzone del mondo, trovando legami con la
tradizione francese .
Nel ‘97 debutta a dicembre in “Chesta è la Terra mia“ , spettacolo
dedicato al Cilento con poesie di Giuseppe Luccio musicate da Franco
Nico, con la regia di Bianca Mastrominico e gli arrangiamenti di
Piero De Asmundis.
Nel ‘99 Pina sceglie 15 poesie del grande Eduardo e con il consenso
entusiasta di Luca De Filippo e la sensibilità musicale di Franco
Nico le trasforma in splendide canzoni. Nel Natale del 2000
l’operazione si concretizza in un disco edito dalla Polosud e
commercializzato, solo per il periodo natalizio, da Il Mattino, come
prestigioso supplemento al giornale
La scomparsa del compagno aveva appannato la sua vena artistica, ma
siamo certi che sentiremo ancora la sua voce.
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