Il ritardo, per motivi editoriali, nella pubblicazione del mio
regesto sulla pittura napoletana del Seicento (2000 foto a colori
riguardanti circa 150 artisti tra maggiori e minori) mi ha indotto
ha cominciare a rendere noto a studiosi ed appassionati parte del
mio lavoro e comincio con un capitolo originale dedicato a quei
dipinti che, nonostante l’elevata qualità, attendono ancora dalla
critica una giusta attribuzione, con la speranza nel contributo di
quanti, napoletanisti o meno, vogliano collaborare in questa ricerca
di paternità.
La pittura napoletana seicentesca, il famoso secolo d’oro, è ricco
di autori senza opere, per quanto siano stati reperiti i documenti
di pagamento e di opere senza autore, come quelle che andremo ad
esporre, avanzando quando possibile una nostra ipotesi attributiva.
Cominciamo da un ritratto di Salvator Rosa nella veste di David
(01), transitato in asta ed attribuito a Micco Spadaro senza
convincere gli specialisti dell’artista, passiamo poi ad una tela
raffigurante lo sbarco dell’infanta Maria d’Austria a Napoli
(02),
un episodio famoso ed un’opera di pregio per la quale non mi sento
di avanzare alcuna ipotesi, quindi affrontiamo una scena di costume,
un Bagno pubblico per uomini (03) che potrebbe oscillare tra il Gargiulo ed il Rosa, quindi una Madonna delle Grazie
(04) che mi
sentirei, per analogie stilistiche e per collocazione in una sede
dove il pittore ha avuto altre commissioni, di assegnare a Giuseppe Marullo, la Negazione di San Pietro
(05), di recente avvicinata al
catalogo di Ribera giovane, dovrebbe rimanere l’opera di un ignoto
caravaggesco nordico attivo a Napoli intorno al 1620.
Il San Procopio (06), siglato PB, della pinacoteca D’Errico, per il
quale si è speso il nome del misterioso Beato, probabilmente rimane
di un ignoto riberiano, mentre per il Vesuvio in eruzione
(07)
dobbiamo contentarci di un anonimo nordico attivo sul finire del XVII secolo, il Sansone e Dalila
(08), respinta un’insostenibile
attribuzione al genovese Fiasella, potrebbe ragionevolmente entrare
nel catalogo di Onofrio Palumbo, un allievo napoletano della
Gentileschi, mentre la Maddalena penitente
(09) tradisce ampiamente
i modi del Vaccaro.
L’Andata al Calvario (10), di modesta fattura, attribuita al Piscopo richiede una verifica trattandosi di un pittore citato dalle
fonti, ma senza opere certe, mentre il Pescivendolo che pulisce una
razza (11) è frutto di una collaborazione tra uno specialista di
figura ed un generista eccellente per il quale sono aperte più
ipotesi, probabilmente Giovan Battista Recco o Porpora. Il David
(12) , ha sostenuto più attribuzioni dal Guarino al Vaccaro, senza
escludere van Somer.
Il Crocifisso con la Maddalena
(13) di grande qualità richiama un
prototipo del Ribera e denota lo stile di Cesare Fracanzano, ma
potrebbe riservare una piacevole sorpresa con l’identificazione di
una nuova personalità, la S. Maria Egiziaca in estasi e la Santa in
preghiera (014 –
015) tradiscono lo stesso pennello ed un milieu
culturale tra Vaccaro, Vitale e Guarino, la Tunica insanguinata
(16) ha suggestionato a lungo la critica, la quale, dopo un’ipotesi
iniziale verso Van Baburen, ha virato verso il De Bellis ed infine
verso il Falcone giovane.
La languida e sensuale Maddalena
(17) di Capodimonte ha richiamato
l’attenzione degli specialisti, che hanno evocato firme prestigiose
da Sellitto a Vaccaro, per concludere mestamente con la creazione
della figura di un maestro dal nome convenzionale derivato dal
soggetto del dipinto al quale affiancare altre opere, la Morte di S.
Alessio (18) tradisce l’impronta di un ignoto giordanesco
suggestionato dai modi riberiani e la Giuditta con la testa di
Oloferne (19) ritenuta di un seguace del Cavallino ha tutti i numeri
per entrare nel catalogo di Agostino Beltrano.
La Vanitas (20) possiede una sostenibile attribuzione al De Simone,
mentre la Battaglia tra Turchi e Cristiani (21) rimane nell’alveo
di un ignoto battaglista, l’Apollo e Marsia
(22) di potente
bellezza oscilla tra Giordano e Ribera, arduo trovare un nome certo
per il riberiano del San Girolamo penitente
(23) e per l’autore del
Sansone e Dalila (24).
La S. Caterina (25) per la quale si era pensato alla Gentileschi
più probabilmente è del Palumbo, per il Cristo e l’adultera
(26) si
è pensato ad un maestro di convenzione, misterioso l’artefice del
San Matteo e l’angelo (27), per il Ratto di Elena
(28) un potente
ed abile giordanesco, per Giunone ed Argo (29) oltre ad un riberesco si può pensare anche ad un veneto.
Il prode Cavaliere (30) attribuito da Zeri a Gargiulo rimane di
ignoto, mentre il Suonatore di violino (31) può ragionevolmente
entrare nel corpus del Di Maria e Mosè che calpesta il coro del
faraone (32) in quello del De Bellis, ad un ignoto specialista
nordico appartiene la Veduta del porto di Napoli
(33) e ad un abile generista tra Ruoppolo e Porpora la splendida Natura morta con pesci
e rami (34).
Il Nudo disteso (35) emana afrore napoletano ma resta un enigma,
mentre la perfida Giuditta (36) è opera in caravaggesco attivo nel
secondo decennio, tra Caracciolo e Vitale va ricercato l’autore
dell’Isacco benedice Giacobbe (37), del primo tempo della natura
morta a Napoli, vicino ad Ambrosiello Faro, l’artefice del Cesto
rovesciato con frutti (38), infine la Madonna e Santi
(39) è opera
di un tardo manierista protrudente nel Seicento.
Il Compianto su Cristo morto (40) oscilla tra Guarino e van Somer,
senza escludere del tutto Palumbo, il Largo di palazzo
(41) è
frutto del pennello di un ignoto quadraturista, forse nordico, la
Susanna e i vecchioni (42), attribuita al Vitale, è più
probabilmente opera del De Magistro, infine la Vergine
addolorata (43), siglata AF, fa trapelare uno stanzionesco ignoto
alla critica.
Il San Gennaro che intercede per Napoli (44), attribuito a Pacecco
è di Giacinto De Populo, la splendida Battaglia
(45) del museo di Capodimonte è passata da un’autorevole, ma non più sostenibile,
paternità rosiana, ad una recente audace ipotesi giordanesca, in
attesa che si scopra questa nuova eccellente personalità di
battaglista, il Calvario (46) risente dei modi vaccariani, ed
infine le due nature morte, di elevata qualità, possono attribuirsi,
la prima, Mostra di pesci con pescatore
(47) a Porpora e Beltrano,
più che a Luca Forte e Salvator Rosa, come proposto, la seconda,
Natura morta con pesce ed aragosta (48) al solo Porpora.
La S. Apollonia e la S. Barbara (049 -
050), ad ubicazione
sconosciuta(furono rubate) dovrebbero transitare dal catalogo del
Guarino a quello del De Bellis, il Paesaggio con rovine e figure
(051) è opera del Maestro dei martiri, un nordico attivo a Napoli,
collocabile tra Scipione Compagno e Carlo Coppola, il David ed
Abigail (52), ora che il pittore è più noto agli studiosi, può
considerarsi opera di Gregorio Preti, le due Nature morte di pesci
(053 –
054) per il colorito roseo delle squame sono da attribuire ad
Elena Recco, la splendida Susanna ed i vecchioni
(55), attribuita
prima a Stanzione e poi a Ribera, può entrare nel catalogo del
valenzano, quando, giovanissimo, era attivo a Roma ed infine
l’altera Giuditta (56) tradisce il pennello di un caravaggista
nordico attivo nel II – III decennio.
La Deposizione del duomo di Castellammare (57), di straordinaria
bellezza, ritenuta copia dal Ribera dovrebbe entrare, a mio parere,
nel catalogo del pittore spagnolo, mentre l’altra
(58) potrebbe
essere di Enrico fiammingo, il Battesimo del centurione
(59), per
la definizione tozza di piedi e mani, è stata avvicinata al Falcone,
la Flagellazione (60) è di un ignoto caravaggesco, mentre per la
Fucina di Vulcano (61) si può ipotizzare la mano del Preti.
L’Annunciazione (62) è opera di un tardo manierista fiammingo
attivo nel primo decennio del XVII secolo, più difficile da
collocare il Battesimo di Cristo (63), mentre il Cristo e la
Samaritana (64) è di un ignoto collaboratore del Finoglia in
Puglia, la Madonna penitente (65) risente di un addolcimento dei
modi caravaggeschi intorno al terzo decennio, mentre la Madonna del
Pilar (66), per i classici angioletti ed il patognomonico cono
d’ombra sulla guancia sinistra, richiama a viva voce il nome di Marullo.
Concludiamo con due opere dall’autore enigmatico una Natività
(67)
ed una Resurrezione di Lazzaro (68), mentre il San Girolamo che
ascolta la tromba del giudizio (69) appartiene ad un modesto
seguace del Ribera, il San Luca (70) denota la maniera di Pacecco,
pur senza essere autografo, la Traditio clavium
(71) richiama,
principalmente per il personaggio a sinistra, il pennello corposo
del Maestro di Pau ed infine la Madonna incoronata con Bambino
(72) conservata nell'oratorio della
chiesa confraternitale di Santa Maria degli angeli a Gallipoli,
sembra essere di Gian Domenico Catalano.
--GALLERIA DI IGNOTI--
01 -
Ritratto di Salvator Rosa come David 110 – 80
Londra, Trafalgar Galleries
02 -
Sbarco dell’infanta Maria d’Austria a Napoli 200 – 310
Madrid, collezione Banco Hispano Americano
03 -
Bagno pubblico per uomini 138 – 191 (Rosa, Gargiulo?)
Hartford ( Connecticut) The Wadsworth Atheneum
04 -
Madonna delle Grazie 103 – 130 (Marullo?)
Napoli, Fondazione Mondragone
05 -
Negazione di San Pietro 143 – 205 (Ignoto caravaggesco nordico
attivo 1620 circa)
Napoli, Certosa di San Martino, sacrestia
06 -
S. Procopio Siglato PB 129 – 102 (Ignoto riberiano)
Matera, pinacoteca D’Errico
07 -
Vesuvio in eruzione e lanterna del molo acquerello su carta 36
– 44 (Anonimo nordico attivo sul finire del XVII secolo)
Napoli, già collezione Alisio
08 -
Sansone e Dalila 100 – 90 (Fiasella, Palumbo?)
Napoli, museo del Banco di Napoli
09 -
Maddalena penitente 72 – 62 (Vaccaro?)
Napoli, museo del Banco di Napoli
010 -
Andata al Calvario (particolare) (Piscopo, Falcone?)
Napoli, collezione privata
011 -
Pescivendolo che pulisce una razza 95 – 135 (G.B. Recco? e
pittore di figura)
Roma, Galleria nazionale di arte antica
012 -
David 130 – 97 ( Guarino, Vaccaro?)
Torino, già Galleria Voena
013 -
Crocifisso con la Maddalena 178 – 150 (Ignoto riberesco)
Napoli, Curia arcivescovile
014 -
S. Maria Egiziaca in estasi e San Zosima 208 – 155 (Vaccaro,
Vitale, Guarino?)
Napoli, chiesa di S. Maria della Sapienza
015 -
Santa in preghiera 63 – 52
Napoli, chiesa di S. Maria dell’Aiuto
016 -
La tunica di Giuseppe 125 – 153 ( De Bellis, Falcone, Van
Baburen?)
Matera, pinacoteca D’Errico
017 -
Maddalena penitente 57 – 77
Napoli, museo di Capodimonte
018 -
Morte di S. Alessio
Napoli, chiesa della Pietà dei Turchini
019 -
Giuditta con la testa di Oloferne 70 – 97 (Beltrano, seguace
Cavallino?)
Napoli, museo di Capodimonte
020 -
Vanitas 230 – 209 (De Simone?)
Napoli, Quadreria del Pio Monte di Misericordia
021 -
Combattimento tra turchi e cristiani 53 – 87 ( Ignoto battaglista)
Ajaccio, musèe Fesch
022 -
Apollo e Marsia (Giordano, Ribera?)
Inghilterra, collezione privata, già collezione Fesch
023 -
San Girolamo penitente 123 – 147
Ajaccio, musèe Fesch
024 -
Sansone e Dalila 121 – 90
Londra, Sotheby’s aprile 1993
025 -
S. Caterina d’Alessandria 89 – 74 (Palumbo, Gentileschi?)
Italia, collezione privata
026 -
Cristo e l’adultera 115 – 164
Semenzato, aprile 1991
027 -
San Matteo e l’Angelo 160 – 108
Semenzato, dicembre 1990
028 -
Il Ratto di Elena 193 – 254 (Ignoto giordanesco)
Semenzato, ottobre 1990
029 -
Giunone ed Argo 117 – 147 (Ignoto riberesco, pittore veneto?)
Semenzato, dicembre 1996
030 -
Ritratto di Cavaliere 190 – 142 (Spadaro?)
Semenzato, dicembre 1997
031 -
Suonatore di violino 94 – 74 (Di Maria)
Semenzato, Napoli 1997
032 -
Mosè bambino calpesta la corona del faraone 101 – 123 (De
Bellis?)
Napoli, Finarte 1999
033 -
Veduta del porto di Napoli 76 – 102
Napoli - Finarte 1997
034 -
Natura morta con pesci e rami 127 – 203
Finarte, marzo 2002
035 -
Nudo disteso con candela e clessidra 45 – 77
Roma, Semenzato dicembre 1989
036 -
Giuditta ed Oloferne (Ignoto caravaggesco)
Annunziata Napoli, locali dell’amministrazione
037 -
Isacco benedice Giacobbe 121 – 142 (Vitale, Caracciolo?)
Semenzato, dicembre 1999
038 -
Cesto rovesciato con frutta 50 – 43
Marano di Castenaso, collezione Molinari Pradelli
039 -
Madonna con i Ss. Giuseppe, Anna e Gioacchino
Napoli, chiesa di S. Maria Apparente
040 -
Compianto su Cristo morto 152 – 205 (Van Somer)
Valva, chiesa di San Giacomo apostolo
041 -
Largo di Palazzo
Napoli, museo di San Martino
042 -
Susanna ed i vecchioni 118 – 176 ( De Magistro)
Cosenza, collezione Pellegrini
043 -
Vergine addolorata Siglata A. F. 210 – 145
Angri, collegiata di San Giovanni
044 -
San Gennaro intercede presso la Vergine per Napoli (De Populo,
De Rosa?)
Napoli, Duomo, cappella della Concezione
045 -
Scena di battaglia (Ignoto battaglista, Rosa? – Giordano?)
Napoli, museo di Capodimonte
046 -
Calvario
Napoli, chiesa di San Potito
047 -
Mostra di pesci con pescatore (Forte e Rosa, Porpora e Beltrano?)
Napoli, collezione privata
048 -
Natura morta di pesci ed aragosta 101 – 126 (Porpora?)
Italia, mercato antiquariale
049 -
S. Apollonia 62 – 50 (Guarino, De Bellis)
050 -
S. Barbara 62 - 50 (Guarino, De Bellis)
Ubicazione ignota
051 -
Paesaggio con rovine e figure 61 - 77 (Maestro dei martiri)
Napoli, mercato antiquariale
052 -
David ed Abigail 99 -135 (Gregorio Preti)
Semenzato, dicembre 1990
053
054 -
Due nature morte di pesci 45 - 79 (Elena Recco)
Semenzato, dicembre 1987
055 -
Susanna ed i vecchioni (Ribera giovane)
Madrid, collezione privata
056 -
Giuditta ed Oloferne
Italia - Mercato antiquariale
057 -
Deposizione (Ribera)
Castellammare di Stabia - Cattedrale
058 -
Deposizione (Enrico fiammingo)
Salerno
059 -
Battesimo del centurione (Falcone?)
Napoli - Collezione privata
060 -
Flagellazione (Ignoto caravaggesco)
Italia - Collezione privata
061 -
Fucina di Vulcano (Preti?)
Italia - Collezione privata
062 -
Annunciazione (tardo manierista fiammingo)
Amalfi - Museo diocesano
063 -
Battesimo di Cristo
Ercolano - Chiesa S. Maria di Pugliano
064 -
Cristo e la Samaritana (ignoto figlionesco)
Puglia
065 -
Maddalena penitente
Napoli - Chiesa di S. Orsola a Chiaia
066
-
Madonna del Pilar (Marullo)
Napoli - Chiesa di S. Antoniello a Portalba
067 -
Natività
Maiori - Chiesa di San Francesco
068 -
Resurrezione di Lazzaro
Napoli - Chiesa di S. Marta
069 -
San Girolamo che ascolta la tromba del Giudizio (ignoto riberiano)
Napoli - Chiesa di S. Orsola a Chiaia
070 -
San Luca (ignoto pacecchiano)
Napoli - Chiesa di S. Marta
071 -
Traditio clavium (Maestro di Pau?)
Ubicazione ignota
072 -
Madonna col Bambino (Gian Domenico Catalano)
Gallipoli
Riteniamo doveroso poi segnalare quei nomi di pittori senza opere
che attendono dagli studi futuri di poter riaffiorare dignitosamente
da un oblio secolare.
Gli artisti di cui vogliamo accennare sono personalità emergenti
dallo spoglio di documenti di pagamento degli antichi banchi
napoletani o dalla consultazione di antichi inventarî.
In questo lavoro di cernita di notizie si sono distinte intere
generazioni di cartisti e riteniamo doveroso ricordarne alcuni:
Prota Giurleo, D’Addosio, Strazzullo, Nappi, Ruotolo, Delfino,
Rizzo, Labrot e tanti altri, senza il cui solitario lavoro di
spulcio e di scoperta le conoscenze critiche non sarebbero
progredite con eguale successo.
Ed ecco in ordine alfabetico il nome di questi silenziosi carneadi,
che attendono pazientemente da centinaia di anni di essere collegati
ai propri dipinti:
Andrea Abate, Lorenzo Acampora, Gio. Domenico Acciano, Giuseppe
Agellio, Francesco Aldovini, Flaminio Allegri, Baldassarre Alvise,
Giovanni Ametrano, Lorenzo Amirandi, Giovanni Annediego, Aniello
Aquarulo, Geronimo Arena, Giuseppe Armentano, Alberto Arnone, Andrea
Azzolino, Gabriele Azzolino, Tommaso Azzolino, Nicola Barbarisi,
Francesco Basile, Gennaro Bellone, Giulio Bevilacqua, Marino
Bevilacqua, Giuseppe Biccaro, Vittorio Billa, Carlo Boccardi, Gio.
Domenico Bottino, Guido Bottone, Francesco Brancaccio, Gio. Giacomo
Bregazano, Agostino Bruno, Domenico Antonio Bruno, Gio. Donato
Bruno, Giuseppe Bruno, Mutio Bruno, Andrea Brunzolese, Cornelio
Brusco, Angelo Buccaro, Matteo Buonafede, Giuseppe Buongarzone,
Francesco Busci, Agostino Busso, Lorenzo Caccini, Antonio Calise,
Cesare Calise, Giacomo Camandia, Vincenzo Camardella, Anselmo
Cangiano, Giacomo Canusio, Pompeo Caracciolo, Antonio Carnopo, Mutio
Carpentiero, Pietro Antonio Carpinello, Francesco Casilli, Aniello
Castellano, Cesare Castellano, Pasquale Cati, Scipione Cecere,
Antonio Cemino, Francesco Cesare, Domenico Chiaiese, Francesco
Antonio Clemente, Gio. Camillo Cobusio, Marcantonio Coda, Lorenzo
Colombrini, Filippo Comini, Giacomo Coppo, Ferrante Corchione,
Leonardo Corrado, Luigi Corsi, Francesco Cotillo, Ferrante Crispo,
Pietro Antonio Crispo, Nicola Cristino, Giuseppe d’Aniello,
Francesco d’Amato, Girolamo d’Amato, Gio. Grisostomo d’Amato,
Lorenzo d'Amato, Girolamo d’Andrea, Gio. Paolo d’Angelis, Biagio
d’Angelo, Giacomo d’Antola, Domenico d’Aquino, Girolamo d’Avitabile,
Cinzio de Amato, Francesco de Amato, Girolamo de Amato, Camillo de
Cobutys, Principio de Concilio, Gio. Camillo de Cuncuzza, Giuseppe
de Fusco, Curtio de Giorgio, Aniello de Letitia, Domenico de Letitia,
Ignazio del Giudice, Filippo de Ligno, Gio. Domenico della Lama,
Sebastiano della Monica, Stefano della Torre, Gio. Battista de Loca,
Michelangelo de Loca, Andrea del Po, Giovanni del Prete,
Francescantonio de Mare, Gio. Camillo de Maria, Domenico de Marino,
Girolamo de Martino, Gio. Domenico de Martino, Ambrosio de Mattano,
Aniello de Mauro, Francesco de Mauro, Gio. Battista de Mauro,
Marcello de Mauro, Giulio de Molle, Giovanni d’Errico, Gio. Luca
d’Errico, Vincenzo de Pino, Gaspare de Popoli, Andrea de Riccardo,
Agostino de Rosa, Tommaso de Rosa, Alberto de Rubeis, Gio. Angelo de
Rubino, Giulio de Ruggiero, Domenico Antonio de Santi, Antonio de
Santis, Orazio de Simone, Gio. Domenico de Stasio, Raimondo di
Domenico, Antonio di Enrico, Pietro Diez de Leon, Orazio di Felice,
Antonio di Lecce, Scipione Di Maio, Marcello di Mauro, Nicola di
Napoli, Scipione di Napoli, Tommaso di Napoli, Leonardo Di Ruggiero,
Domenico Donzelli, Gio. Angelo Dorbino, Pietro Dous, Giovanni
Enrico, Giovanni Enriques, Alessandro Ernandes, Cornelio Essen,
Francesco Falcone, Giacinto Falcone, Gio. Domenico Falcone, Giuseppe
Fardelli, Baldassarre Farina, Leonardo Ferigna, Luce Ferle, Ippolito
Ferrarese de la Bale, Salvatore Ferrarese, Girolamo Ferrari,
Leonardo Ferrignosi, Francesco Ferro, Santillo Filosa, Terenzio
Fiorillo, Tommaso Fonseca, Giuseppe Forestiero, Agostino Forli,
Onofrio Forli, Gio. Antonio Fraca, Francesco Gaetano, Agostino
Gambardella, Gio. Domenico Gaudioso, Pietro Gaudioso, Carlo Geneme,
Gio. Battista Genoese, Andrea Genoino, Francesco Antonio Giannone,
Francesco Gigante, Prospero Gigante, Antonio Giordano, Domenico
Giordano, Giuseppe Giordano, Antonio Giusto, Leonardo Antonio
Gobutiis, Salvatore Granata, Andrea Greco, Antonio Greco, Domenico
Greco, Vito Greco, Berardino Imperato, Michele Iodice, Gio. Antonio
Irace, Pompeo Lando, Pietro Laviani, Francesco Lettieri, Paolo
Lussin, Ferrante Maccario, Antonio Maffei, Francesco Magliulo, Gio.
Battista Magno, Gio. Berardino Maldacea, Tommaso Manecchia, Giacomo
Manganello, Matteo Marino, Barnaba Mariotti, Antonio Marotta, Nicola
Marotta, Carlo Martuscella, Girolamo Massaro, Nicola Massaro,
Claudio Mastrogiovene, Andrea Matino, Francesco Mellone, Niccolò
Mercurio, Andrea Molinaro, Tommaso Monaco, Tommaso Giovanni Montella,
Gio. Battista Montesanto, Giacinto Morello, Salvatore Mosca,
Francesco Mottola, Francesco Mugnoz, Adamo Nobile, Ignazio Oliva,
Domenico Oliviero, Matteo Orsitano, Claudio Palaezo, Girolamo
Parise, Donato Pascarulo, Gio. Tommaso Passaro, Pietro Passato,
Michelangelo Persico, Vincenzo Pescatore, Pietro Olandese, Francesco
Pignataro, Gio. Antonio Pinto, Francesco Onofrio Pisacane, Francisco
Polinat, Gio. Leonardo Portaro, Giacomo Quario, Onofrio Ricca, Gio.
Francesco Ricciullo, Francesco Antonio Rossi, Gio. Angelo Rubino,
Francesco Antonio Ruoppolo, Agostino Russo, Ambrosio Russo,
Francesco Antonio Russo, Lorenzo Russo, Giordano Sabbato, Francesco
Sagargnione, Luise Saimo, Giacomo Santi, Andrea Sarno, Leonardo
Schettino, Aniello Settone, Filippo Severino, Angelo Socio, Gio.
Lorenzo Sollier, Simone Sollazzo, Giuseppe Sonsino, Camillo
Spallucci, Francesco Stanzione, Francesco Tanga, Paolo Tanga,
Martino Trapoli, Michele Troise, Carlo Turcopella, Antonio Domenico
Vaccaro, Filippo Vacchetta, Vincenzo Venturino, Gabriele Venza,
Giovanni Verino, Andrea Villano, Ludovico Villano, Nicola Vinaccia,
Francesco Viola, Nicola Vitiello, Donato Vitolo, Giacomo Zoabio.
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