Molti napoletani hanno sentito parlare del Canalone, quasi nessuno
lo ha mai percorso, pochi sanno localizzarlo.
Per me esso era leggendario perché mia madre, da bambina, siamo
negli anni venti del secolo scorso, lo scendeva e saliva ogni giorno
per andare a scuola, cosa impensabile oggi che non facciamo un passo
per nessun motivo, condannandoci anzi tempo ad obesità ed
arteriosclerosi.
Questo tortuoso tragitto (per il Tuttocittà Salita Villanova) mette
in comunicazione via Manzoni con via Posillipo, attraversando da
sotto via Petrarca all’altezza dei Gesuiti.
Il primo tratto è a gradoni, che dolcemente scendono a valle,
costeggiando lussureggianti giardini dove il tempo pare si sia
fermato, il secondo è una serie di ripidi scalini che in un
battibaleno conducono all’arrivo.
Per tutta la passeggiata, che dura non più di quindici minuti,
scorci di panorama mozzafiato ed angoli bucolici inaspettati.
Bisogna però tollerare un po’ di rovi ed un po’ di spazzatura
portata dalla pioggia, ma di monnezza, almeno in questi giorni,
forse ne troviamo altrettanta nella elegante e centralissima via dei
Mille.
Questa originale passeggiata ha costituito l’ultimo appuntamento
della stagione per gli Amici delle chiese napoletane, i quali, dopo
lo scarpinetto si sono abbondantemente rifocillati, a prezzo fisso,
in un famoso ristorante, brindando alla cultura, osannando il
presidente e dandosi appuntamento a settembre per un nuovo ciclo di
visite delle bellezze napoletane.
gentil donna in discesa libera
A sentire i partecipanti la discesa è da consigliare ed invitiamo
tutti i lettori a fare la prova. Per convincervi, la nostra parola
d’onore ed una serie di foto su cui meditare.
Achille della Ragione
comincia la discesa
un angolo dimenticato
il tratto più stretto
uscita canalone
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